Mancata corrispondenza tra domanda e offerta in campo digitale, cambiamenti organizzativi dettati dai nuovi modelli di hybrid work, incremento delle aspettative di determinati ruoli in termini di conciliazione tra lavoro e vita privata: sono questi i fattori che stanno provocando un momento di turbolenza nel mercato del lavoro. In questo scenario, per attrarre e trattenere le persone, le aziende devono tracciare nuove strategie in termini di recruiting, formazione e incentivazione.
Con questo articolo vogliamo iniziare una serie dedicata alle riflessioni sulla trasformazione del mercato del lavoro per mettere in luce le principali best practice per affrontare la carenza di competenze che è, e continuerà a essere, un tema molto caldo nel mercato delle assunzioni, probabilmente il più impegnativo per le aziende negli ultimi 10 anni.
La ricerca di profili professionali in area digitale è una sfida complessa, legata a doppio filo al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Il digital gap è un dato di fatto con cui le imprese devono fare i conti: un conto che è difficile da far tornare perché da un lato c’è una domanda che sta crescendo velocemente, e dall’altro la carenza di risorse qualificate che ha innescato un conflitto tra le aziende per “accaparrarsi” quelle più pregiate, scatenando una “guerra” di salari e benefit associati.
Fino a non molto tempo fa, un’azienda alla ricerca di personale, faceva leva su un contratto a tempo indeterminato, uno stipendio adeguato, e qualche benefit accessorio. Ora questi fattori non bastano più: a fare la differenza sono la possibilità di lavorare da remoto, l’opportunità di crescere professionalmente mediante scambi con aziende leader del settore, un rapporto professionale meno gerarchico e un ambiente di lavoro più flessibile. Le aziende vincenti creano le condizioni affinché il collaboratore percepisca una sensazione di libertà nello sviluppare tematiche di suo interesse, o che promuovano il senso di appagamento nel sentirsi utili a una certa causa, come le attività sociali o di sviluppo della sostenibilità ambientale.
Nei prossimi articoli prenderemo in esame l’impatto della trasformazione del lavoro su performance, competitività e capacità delle aziende di intraprendere percorsi di trasformazione digitale con il contributo di RCS Media Group, JLL e Microsoft per capire quali strategie le aziende mettono in atto per valorizzare le risorse umane e gestire al meglio i talenti.
Non perdere i prossimi appuntamenti della serie.