Difesa, dopo il balzo del 6% nel 2023, le spese militari continueranno a crescere a livello globale, spinte dai conflitti in corso. Il settore Spazio continua anch’esso a crescere in modo dirompente, con ottime prospettive attese per i prossimi anni

30 July 2024
  • La spesa militare globale è aumentata del 6% nel 2023, raggiungendo il livello record di 2300 miliardi di dollari, trainata in particolare dall'accelerazione della spesa legata al conflitto in Ucraina. In Europa, la spesa militare è aumentata di oltre il 14% rispetto al 2022.
  • L'industria spaziale - lanciatori, satelliti, operatori e servizi - è anch'essa in crescita del 6% e sta assistendo a un livello estremo di disruption, con il posizionamento degli attori tradizionali che è stato contrastato fortemente da vari operatori del New Space con nuovi modelli di business. La crescita del settore è anche spinta dall’aumento della spesa per programmi congiunti di difesa e spazio governativi.

Milano, 30 luglio 2024 - Secondo l'annuale Aerospace, Defense and Aviation Outlook 2024 di AlixPartners, l'industria della difesa continuerà a rafforzarsi nel 2024, grazie all'esplosione dei bilanci della difesa in seguito al conflitto in Ucraina e alle tensioni nel medio oriente. Si prevede che anche il settore della Spazio continui la propria crescita in misura significativa. 

Le industrie della difesa si preparano a un incremento senza precedenti

La spesa militare globale ha raggiunto un nuovo massimo storico di 2.300 miliardi di dollari nel 2023, segnando il sesto anno consecutivo di crescita a partire dal 2017, che segnava un triennio di spesa stabile dopo l'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014. Gli Stati Uniti rimangono il leader indiscusso, con il 38% della spesa globale ma con un bilancio stabile.
L'Europa, invece, ha assistito a un cambio di paradigma con un aumento senza precedenti della spesa militare (+14% in un anno). L'Ucraina ha registrato la crescita più forte, con un aumento del 51%, e la sua spesa militare rappresenterà più del 36% del suo PIL nel 2023. La Russia ha visto un aumento annuale della spesa militare del 29% nel 2022 e del 23% nel 2023, raggiungendo il 6% del PIL. 
La Cina continua la crescita delle spese militari (28 anni di crescita continua) e punta a diventare il contrappeso mondiale alle nazioni occidentali. Gli effetti del conflitto tra Israele e Palestina non sono ancora pienamente visibili nei numeri del 2023, ma si attende porteranno ad un incremento significativo della spesa in tutta l’area del Medio Oriente. 

Le esportazioni globali dell'industria della difesa sono diminuite complessivamente del 3%, soprattutto a causa delle minori esportazioni da parte della Russia (-53%) e della Cina (-5%). Al contrario, le esportazioni sono aumentate da parte degli Stati Uniti (+17%), dell’Europa (+5%) e della regione Asia-Pacifico (+13%), guidata dalla Corea del sud. Germania e Francia sono tra le prime 5 nazioni per export, ma mentre la Francia ha aumentato l’export del 47%, la Germania lo ha ridotto del -14%, aumentando la differenza tra le due nazioni.

Stati Uniti e Russia sono i paesi dominanti nell’export dei diversi segmenti militari; in Europa l’industria della difesa francese è quella meglio rappresentata nei vari segmenti. 
La crescita è prevista in tutti i segmenti, ma è particolarmente pronunciata per i missili e l'artiglieria. 
I produttori europei si trovano di fronte a sfide importanti per soddisfare i crescenti ordini, soprattutto per via dei tempi e costi di approvvigionamento dei componenti e della carenza di talenti qualificati.
"I produttori sono pienamente consapevoli dei loro obiettivi e stanno impiegando risorse significative per soddisfare un aumento senza precedenti dei tassi di produzione, guidati dalle esigenze dei Paesi vicini alla Russia, ma anche da ordini interni promessi che ora si stanno concretizzando", afferma Paolo Rinaldini, Partner & Managing Director di AlixPartners.

Lo spazio al centro della disruption

L'industria spaziale sta accelerando, con una crescita del 6,3% nel 2023, e rappresenta oggi un mercato del valore di 510 miliardi di dollari. Dominato in larga misura dai servizi, è fortemente concentrato negli Stati Uniti.
Tuttavia, i suoi operatori devono far fronte a diverse forze dirompenti: il declino strutturale del mercato dei satelliti geostazionari, lo sviluppo di costellazioni in orbita terrestre bassa (LEO) il cui modello di business non è peraltro ancora consolidato, la concorrenza di grandi operatori integrati come SpaceX ma anche di start-up innovative e l'aumento massiccio dei finanziamenti per lo spazio. La guerra in Ucraina e altri fattori geo-politici stanno portando a un considerevole aumento dei finanziamenti per i programmi spaziali, vista la sempre maggiore attenzione dei governi mondiali e delle agenzie della difesa al controllo dello spazio.

"Esistono differenze sostanziali tra il mercato degli Stati uniti e quello europeo. 
Il mercato degli Stati uniti è trainato da una spesa di circa 60 miliardi di dollari, guidata dalla Difesa con Space Force per il 40% e dalla Nasa per un altro 40%, con alte barriere all’ingresso e grandi operatori internazionali della difesa molto attivi. L’Europa ha invece una spesa di circa 15 miliardi di dollari, un quarto di quella americana, con un mercato più frammentato e operatori mediamente più ridotti”, afferma Michele Mauri, Partner & Managing Director di AlixPartners.
Il budget dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è aumentato mediamente del 4,4% annuo negli ultimi 10 anni, con un focus sempre più forte su programmi di osservazione della terra e degli impatti climatici. Il budget dell’agenzia spaziale USA NASA è invece aumentato del 2,5% annuo negli ultimi 10 anni, meno dell’Europa, ma rimane sempre su un livello di quasi il triplo rispetto all’ESA.

A proposito di AlixPartners 
AlixPartners è una società di consulenza leader a livello globale, che da oltre 40 anni supporta aziende e investitori nel rispondere in modo rapido ed efficace alle sfide più critiche, sia che si tratti di migliorare le performance o sviluppare piani di crescita, sia che questo comporti la gestione di trasformazioni operative, finanziarie o digitali. Con oltre 2500 professionisti e 25 sedi in tutto il mondo, affianca i propri clienti dalla fase di analisi a quella di implementazione, misurando il successo in termini di risultati concreti ottenuti. È presente in Italia dal 2003, dove oggi conta un team di oltre 60 consulenti, attivi in molteplici settori industriali tra cui Automotive, Aerospace, Consumer Goods & Retail, Private Equity, TMT e Digital. 

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